Dopo l’incontro di fine Novembre 2010 sulla realtà universitaria nuorese, con l’Assessore Regionale alla Cultura, On.le Milia, ottenuto lo slittamento dei termini per la presentazione di un possibile progetto Nuoro-Oristano, l’Associazione riteneva che l’avvio del nuovo anno avrebbe visto lo studio del cosiddetto emendamento “Capelli-Dedoni” al fine di individuare un nuovo soggetto giuridico, per radicare l’università nella Sardegna Centrale.
La fattiva collaborazione avviata tra l’A.S.U.S.C. ed il neo eletto Commissario del Consorzio Universitario nuorese, Caterina Loi, dovrebbe consentire di incidere maggiormente nei rapporti con gli Atenei sardi, anche se quello cagliaritano è ancora colpevolmente assente soprattutto per quanto riguarda la necessità di:
A. individuare all’interno della stessa classe di Laurea, Scienza della Pubblica Amministrazione, un nuovo corso che consenta di rivitalizzare e valorizzare quanto già consolidato nello stesso corso;
B. l’avvio, sempre nel corso di Laurea in Pubblica Amministrazione, della relativa Laurea magistrale che sia frequentabile anche dagli studenti laureatisi nei precedenti ordinamenti.
Pertanto l’Associazione rimane in attesa di conoscere gli esiti della programmazione da parte degli Atenei di Cagliari e di Sassari relativi alla Università di Nuoro per l’anno accademico 2011-2012, esiti dai quali si potrà evincere se per il territorio del Nuorese esiste la volontà di radicare una seria politica universitaria.
Le cronache degli ultimi giorni hanno evidenziato come in Sardegna, ancora una volta, l’innovazione e l’accoglimento di istanze relative allo sviluppo delle potenzialità culturali di un territorio siano state garantite ad Università gemmate ma non a quella Nuorese per la quale, invece, a giustificazione del “non fare”, si è sempre fatto ricorso ad argomentazioni quali imposti da leggi nazionali ( Mussi – Gelmini ecc. ecc. ).
A questo punto l’Associazione si chiede: Ma per Nuoro e il suo territorio non è mai possibile intravedere soluzioni risolutive di un disagio culturale, sociale ed economico non più tollerabile?
Alla nostra Classe politica chiediamo un forte impegno per il riconoscimento a livello regionale e nazionale della peculiarità/povertà del territorio nuorese che consenta il superamento dei limiti imposti dalla normativa nazionale e al contempo la ricostituzione/rinnovo dell’Accordo di Programma sottoscritto nel 1992.