Il Piano di inserimento professionale rappresenta uno strumento per attenuare il grave disagio della disoccupazione giovanile e rivitalizzare il mercato del lavoro. Il PIP si inserisce nella strategia di supporto all’occupazione giovanile, della quale fanno parte anche il recente bando ‘Europeando’, il percorso per l’apprendistato, già bandito, e una serie di bandi specifici per l’autoimpresa, che partiranno a inizio 2011. È questo il nuovo bando del PIP (Piano di inserimento professionale per il 2010), strumento di inclusione lavorativa promosso e attivato dall’Agenzia regionale per il lavoro e finalizzato all’aumento dell’occupazione.
Il PIP prevede l’inserimento di giovani disoccupati e inoccupati, per 6 mesi full time o 12 part time, in un’azienda privata o all’interno di associazioni di categoria, studi, ordini o collegi professionali, nell’ambito delle quali i beneficiari svolgeranno mansioni riconducibili a uno specifico profilo professionale, accompagnate da un percorso formativo. Il bando è rivolto a disoccupati residenti in Sardegna e cittadini dell’Unione Europea di età compresa fra i 18 e i 25 anni, se diplomati (o con titolo professionalizzante), sino a 29 anni se laureati.
Si tratta di uno strumento che ha una connotazione formativa e lavorativa. L’azienda che ospita ha la possibilità di formare e mettere alla prova un giovane, anche in vista di una eventuale conversione del PIP in un rapporto di lavoro. Il giovane, dal canto suo, ha l’opportunità di affrontare un percorso in un’azienda, alternato fra formazione e lavoro, che mira a un rapido inserimento all’interno delle attività produttive, ad acquisire una professionalità, spendibile nell’azienda che lo ospita anche in una eventuale periodo successivo al tirocinio, e a crearsi un network di conoscenze che possa essergli utile nella ricerca attiva e successiva dell’occupazione.
Il PIP prevede lo svolgimento di una attività formativa (di 200 ore) e di una attività lavorativa (di 760 ore), durante le quali il giovane beneficiario, inizialmente affiancato da un tutor aziendale, sarà in grado di svolgere le proprie mansioni in autonomia.
I piani di inserimento non costituiscono un rapporto di lavoro e possono essere attivati, dopo preventiva stipula di convenzione con l’Agenzia regionale per il lavoro, presso aziende private iscritte alle associazioni di categoria convenzionate o in studi di professionisti regolarmente iscritti agli ordini e collegi professionali convenzionati, nonché presso le associazioni, gli ordini e i collegi stessi. Le associazioni, gli ordini e i collegi hanno una funzione di intermediazione tra il giovane e l’azienda (o studio professionale) e di assistenza nella stesura del progetto, nonché di monitoraggio in itinere.
Il finanziamento su base regionale dei PIP è di complessivi 6 milioni e 200mila euro. I giovani inseriti full time in azienda ricevono una indennità mensile di 619,20 euro, mentre i giovani inseriti con un progetto part time riceveranno una indennità mensile di 309,06 euro. Due terzi di questi importi sono a carico dell’Agenzia regionale per il lavoro, un terzo è a carico dell’azienda.
L’aspetto più innovativo della nuova edizione del PIP è rappresentato dall’informatizzazione del sistema di acquisizione dati (con creazione di una banca dati informatizzata) e compilazione della modulistica on line (l’accesso ai PIP avverrà completamente on line), per garantire un accesso allo strumento immediato e capillare su tutto il territorio isolano.