Dai solisti fino agli ensemble vocali, quest'anno la Stagione
Autunnale dell'Ente Musicale di
Nuoro propone un cartellone eterogeneo e variegato. Come sempre, grande
spazio sia a ottimi artisti sardi che ai nomi internazionali e
alle stelle italiane. Tra loro anche
Giovanni Grano,
chitarrista dalla carriera trentennale e tra i più apprezzati della sua
generazione. Il programma, selezionato ancora una volta dal direttore artistico
Maurizio Moretti, sarà racchiuso in cinque appuntamenti, da giovedì 4
novembre fino a lunedì 6 dicembre, nell'Auditorium del
Museo Etnografico di Nuoro.
Per riprendere il filo dalla precedente Stagione Primaverile, dedicata al
pianoforte, la prima serata sarà aperta da un duo pianistico formato da poco più
di quattro anni e già molto attivo.
Fabio Bianco e Federica Monti
hanno condiviso la stessa passione e gli stessi palchi fin dal diploma nel
conservatorio di Napoli. Le loro componenti artistiche si combinano bene, come
dimostrano i numerosi concorsi vinti sin dalla nascita di questo sodalizio, che
non ha mai smesso di perfezionarsi: poco dopo avere trionfato al concorso
pianistico internazionale "Roma 2009", Bianco e Monti sono stati ammessi alla
Hochschule fur Musik und Theater di Monaco di Baviera. Nel loro concerto a
quattro mani del 4 novembre eseguiranno musiche di Bach, Goetz,
Schubert e Czerny.
Il 10 novembre arriverà uno dei nomi di punta di questa edizione:
Giovanni Grano, chitarrista, compositore e musicologo che si è diviso tra
l'esecuzione e gli studi storici, pubblicando
saggi su opere rare o
mai eseguite e diventando un nome di riferimento anche nell'insegnamento. Una
competenza che non solo l'ha reso protagonista nei teatri più importanti del
mondo ma gli ha anche spalancato le porte degli atenei più prestigiosi, comprese
la Columbia University e la Yale University, dove ha tenuto conferenze e
masterclass dedicate alla musica dell'Ottocento, e in particolare a
Niccolò Paganini. È
proprio allo storico violinista che Grano dedica una parte del suo repertorio
nella performance nuorese, insieme alle pagine di Kellner, De Falla e Villa
Lobos.
Ancora una chitarra nel concerto del 18 novembre, che vedrà sul palco il
soprano Paola Puggioni accompagnata da
Battista Giordano. Il duo, impegnato in un repertorio dal cuore
mediterraneo, proporrà anche gli "scherzi musicali" di Monteverdi e le "Canciones
espagnolas antiguas" a firma di Federico Garcia Lorca, ormai un classico per
questa formazione. La cantante, appassionata del repertorio del Seicento e del
Settecento, ha tenuto molti concerti nell'isola e ha trovato in questo sodalizio
un nuovo punto di partenza per esplorare altri mondi sonori.
Ci sarà un pezzo di storia musicale della Sardegna anche nel quarto
appuntamento, il 25 novembre, con il
Complesso vocale di Nuoro
diretto da Franca Floris. Quasi un'istituzione nel panorama corale
dell'isola, il gruppo ha scelto un repertorio decisamente impegnativo: una prima
parte dedicata alla solennità della musica sacra di Mendelssohn, seguita da una
panoramica sui mottetti dal Novecento a oggi, che spazia da Poulenc a Pärt,
passando per Whitacre.
In chiusura, il duo aragonese formato da Jordán Tedejor (violino) e Miguel
Ángel Tapia (pianoforte), che si esibirà il 6 dicembre. Dopo essersi
messi in luce nel 2007 a Granada, nel Festival di Musica e Danza, i due
musicisti sono stati chiamati in molte città europee, da Madrid a Londra, ed è
soprattutto la musica spagnola a contraddistinguere il loro repertorio. A Nuoro,
in particolare, faranno ascoltare una nutrita selezione delle composizioni di
Ravel e alcune pagine di Turina e De Falla.
Tutti i concerti della Stagione Classica avranno inizio alle 20:30. I
biglietti per ogni spettacolo sono in vendita a 8 euro (ridotti: 4 euro).
Anche quest'anno la rassegna è organizzata dall’Ente
Musicale di Nuoro con la direzione artistica di Maurizio Moretti e grazie al
contributo di:
Ministero
per i Beni e le Attività Culturali,
Regione Autonoma della Sardegna,
Fondazione Banco di Sardegna,
Comune di Nuoro e alla collaborazione
con l’Istituto Superiore Regionale
Etnografico.