Paolo CASU, Presidente del Gruppo Misto del Consiglio comunale di Cagliari e fondatore del Movimento per La politica senza Privilegi “Democrazia e Solidarietà”, lascia da oggi la Presidenza del gruppo Misto, andando a rafforzare il gruppo Consiliare Comunale dell’UDC a Cagliari.
Paolo Casu eletto nel Consiglio Comunale di Cagliari nella lista dei Riformatori, con quasi 700 preferenze personali, da oggi siederà nei banchi dell’UDC, gruppo che a seguito della sua entrata diventa la seconda forza di maggioranza in Consiglio Comunale e con la quale il Sindaco Floris dovrà ragionevolmente confrontarsi.
Durante questi tre lunghi anni di gratificante esperienza da Consigliere Comunale della nostra straordinaria città, sottolinea CASU, ho avuto la conferma che occorre fare riacquistare velocemente e senza indugi alla Politica, il suo vero compito; quello di rappresentare in qualsiasi Istituzione pubblica i cittadini che attraverso il proprio consenso esprimono una chiara e inequivocabile volontà manifesta di portare la loro voce all’interno delle Istituzioni.
Non rinnego oggi e non lo farò mai il vero credo che mi ha portato a candidarmi da indipendente nella lista dei riformatori, per essere poi eletto con quasi 700 preferenze, sicuro di trovarmi tra amici e non tra conoscenti, tra alleati e non tra nemici, ma che mi hanno costretto ad abbandonare da subito e senza alcuna recriminazione il gruppo politico dei riformatori, deluso dal modo troppo becero e partitocratrico con cui si vuole gestire la politica; Sono oggi come lo ero ieri, contrario alla nomina di assessori che di tecnico hanno poco ma molto di politico e che in questi anni hanno gestito assessorati determinanti e strategici per la nostra città, senza mai essersi candidati e quindi senza essere stati scelti attraverso il voto dei cittadini che ho l’onore ma anche l’onere di rappresentare.
La fondazione da me portata avanti del movimento per la politica senza privilegi “Democrazia e Solidarietà” che oggi conta quasi 2500 simpatizzanti iscritti, ha fatto rafforzare in me la convinzione che la classe politica debba svoltare definitivamente verso una strada di riforme etiche e morali che vedano i politici di qualsiasi ordine e grado istituzionale, ridursi drasticamente compensi e privilegi che sono la vera ragione dell’ allontanamento dei cittadini dalla politica.
Il credo che mi ha portato alla fondazione del movimento politico “Democrazia e Solidarietà” e che mi vede oggi più di ieri fortemente convinto che occorre restituire ai cittadini la giusta e inequivocabile voce morale, attraverso una riforma del mondo politico con politici veri e insostituibili attori protagonisti di scelte di rinnovamento e di autoriduzioni dei loro privilegi e delle loro indennità, mi ha portato oggi ad entrare nel gruppo UDC non come singolo ma come componente del movimento che è nato per dare una speranza alla politica dei valori e alla politica dei fatti..
Casu sottolinea che si tratta di una decisione maturata lentamente e con grande spirito riflessivo, certo di trovare con questo gruppo politico un alleanza riformista e centrista, che sposi le idee non più rinviabili di una rapida moralizzazione della classe politica che si attui attraverso una riforma del sistema economico-politico .
Sono sempre stato un convinto sostenitore di una politica delle riforme, centrista e moderata ed oggi, più che mai, credo che sia indispensabile riaffermare anche nella politica locale quei valori per me irrinunciabili che, purtroppo, nell’attività politica e istituzionale comunale, spesso convulsa ed in balia della quotidianità, risultano offuscati se non del tutto accantonati.
Vorrei umilmente tentare, col mio ingresso nel gruppo dell’ UDC , anzi con il nostro quale movimento politico”Democrazia e Solidarietà”, riqualificare una formazione politica prestigiosa, restituendole il rango e la dignità che essa merita all’interno del Comune di Cagliari e nel contesto cittadino dove, anche lì, molti simpatizzanti denunciano da tempo un ruolo inspiegabilmente depresso e marginale del Gruppo comunale.
Casu, sottolinea che da oggi la sua attività istituzionale di consigliere comunale verrà esercitata con una dedizione ancora maggiore, per quanto riguarda l’azione di indirizzo ma, soprattutto, quella di controllo rafforzando una solenne promessa fatta ai cittadini prima della sua elezione del 2006 che intende mantenere in ogni circostanza.