Tre giorni di letture, incontri, lectio magistralis, per offrire un saggio
variegato della poesia europea. Parla infatti italiano e sardo, ma anche svedese
e greco, il festival “Traghetti di Poesia”, in programma a Cagliari
nell'ultimo weekend di novembre, da venerdì 27 a domenica 29,
nell’elegante cornice dello spazio Search, nel largo Carlo Felice (sottopiano
del Palazzo Civico).
Tanti gli ospiti attesi nel capoluogo sardo per una rassegna voluta dalla
Provincia di Cagliari e che nasce sotto la direzione artistica del poeta
milanese Guido Oldani, curatore della collana “Argani” della casa
editrice Mursia.
Nel “cast” compaiono gli italiani Maurizio Cucchi, Tiziano Rossi, Claudio
Pozzani, Vincenzo Mascolo, Patrizia Valduga, la greca Ersi Sotiropoulos
e la svedese Ida Andersen. E poi, naturalmente, i poeti isolani: quelli
che scrivono in sardo - Paolo Zedda, Anna Cristina Serra, Giulio Angioni
-e quelli che invece prediligono l'italiano: Roberto Belli, Alberto Lecca,
Lorena Carboni, Antonio Fiori, Franco Fresi.
Il trittico di fine mese è solo la prima tranche di un più ampio progetto
che prevede altri due cicli di tre giorni, il prossimo febbraio e poi in
aprile, allestiti con il contributo della Provincia di Cagliari
(Assessorato al Turismo, Politiche Culturali e Promozione Sportiva).
In questa ouverture novembrina, Guido Oldani traghetta ospiti e pubblico
in un viaggio attraverso un immaginario arcipelago di “isole della poesia”,
seguendo una rotta che dalla parola poetica sconfina nel video, con le rare
immagini del poeta sonoro Luigi Pasotelli, e negli scatti d’autore del romano
Dino Ignani che fanno da cornice alla manifestazione: dodici fotografie in
bianco e nero dedicate ad altrettanti poeti.
Il cuore dell’iniziativa sono gli incontri con i poeti, coordinati da
Guido Oldani: letture di versi scelti e brevi istantanee su ogni autore per
tentare di svelare le fasi e il percorso seguito dalla parola poetica prima di
diventare testo scritto e sottolineare significato, senso e ruolo che ciascuno
assegna all’essere poeta.
In programma anche due momenti di approfondimento critico con
Daniele Maria Pegorari sulla poesia italiana degli
ultimi sessant'anni e con
Daniela Marcheschi sui Premi Nobel alla nostra letteratura.
Si parte venerdì 27 novembre alle ore 18 con un
omaggio a Luigi Pasotelli, poeta cremonese nato nel 1926 e scomparso nel
’94, esponente di spicco dello sperimentalismo fonico e visivo del Novecento.
Raccolti sotto il titolo “Serraglio”, i suoi venticinque poemi fonovisivi
(1982–1992) saranno proiettati e commentati da Oldani. Si tratta di un raro
documento sulla più suggestiva poesia sonora italiana.
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Gli ospiti italiani e stranieri
Ad aprire la prestigiosa lista di nomi imbarcati sui “traghetti di poesia”,
venerdì 27, sono due autentici protagonisti della scena poetica contemporanea:
Claudio Pozzani e Maurizio Cucchi. Genovese, classe 1961, il primo
è apprezzato in Italia e all'estero per le performance che ha effettuato nei più
importanti festival di poesia e letterari. A Cagliari proporrà suoi versi
inediti, mai presentati in alcuna manifestazione pubblica.
Giornalista sportivo per dieci anni, poi consulente editoriale, critico
letterario e traduttore, Maurizio Cucchi si è imposto fin dal 1976 con la
prima raccolta di versi, “Il Disperso”. Fra i nomi di punta della poesia
italiana degli ultimi trent'anni, Cucchi approda in Sardegna con l'ultimo libro,
“Vite Pulviscolari” (Mondadori), ancora fresco di stampa.
Milanese è anche un altro “big”, Tiziano Rossi, settantaquattro anni,
poeta del quotidiano e della sua città, capace di rinnovare la tradizione della
poesia in prosa. Atteso al festival sabato 28, nei mesi scorsi ha
pubblicato una nuova raccolta, “Faccende laterali” (Garzanti). Arriva invece da
Salerno Vincenzo Mascolo, classe 1959, avvocato che ha esordito nel mondo
della poesia nel 2004. Quest'anno ha firmato “Scovando l'uovo (appunti di
bioetica)”, in cui affronta da un'insolita prospettiva poetica temi come la
clonazione, le cellule staminali, l'ingegneria genetica.
Con un'altra protagonista della serata di sabato, la greca Ersi Sotiropoulos,
“Traghetti di poesia” getta un primo sguardo oltre confine. Poetessa, scrittrice
e sceneggiatrice per il cinema e la televisione, rappresentante delle
avanguardie della letteratura ellenica, il suo romanzo “Zig zag tra gli aranci
amari” è stato definito dalla critica del suo paese il “migliore del decennio”.
Dalla Grecia alla Scandinavia, sempre seguendo un filo rosa: domenica 29
è infatti la volta di Ida Andersen, poetessa che vive e lavora tra Svezia
e Roma. In Italia, per l'editore "Il Foglio Letterario", ha di recente
pubblicato “Con altre parole - Med andra ord”, un dittico (in italiano con testo
svedese a fronte) che raccoglie i suoi versi e quelli di Antonio Paluda.
Ancora una presenza femminile nella stessa serata conclusiva del festival: al
centro dei riflettori, la veneta (ma vive a Milano) Patrizia Valduga, una
fra le poetesse italiane più amate e conosciute (ha pubblicato con Guanda,
Einaudi, Mondadori, Marsilio e Garzanti).
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I poeti sardi
La rotta dei "Traghetti di poesia" non trascurerà la Sardegna. L'isola
dei Nuraghi sarà anzi ampiamente rappresentata nella tre giorni, con otto
poeti raggruppati in due ideali sezioni: gli autori che compongono
in limba, da un lato, e quelli che scelgono invece l'italiano,
dall’altro. I primi (sempre in apertura di serata, alle 20.30) iniziano con una
testimonianza della tradizione poetica del Campidano, quella della poesia
estemporanea “de su mutetu longu”. A dare un saggio di quest'antica forma di
espressione, venerdì 27, sarà la formazione di Cantadoris di Paolo
Zedda. Il poeta improvvisatore di Sinnai sarà affiancato da Daniele Filia
(cantadori), Filippo Urru (contra) e Rossano Cardia (basciu).
Sabato 28
è in programma l'incontro con un'autrice: la poetessa di San Basilio Anna
Cristina Serra proporrà alcune delle poesie che compongono la sua vasta
produzione, in parte tradotta anche in tedesco, inglese e galiziano. Domenica
29 il cerchio si chiude con Giulio Angioni, ospite particolarmente
significativo perché, da antropologo di fama e romanziere affermato, ha
recentemente deciso di concedersi anche alla poesia con “Tempus”, un lungo
componimento nel sardo della Trexenta, pubblicato da Cuec.
Appuntamento giornaliero anche quello con i poeti sardi che scrivono in
italiano, il secondo di ogni serata. Ad aprire gli incontri, venerdì 27,
saranno due artisti cagliaritani: Alberto Lecca e Roberto Belli,
autori che esprimono la loro poesia non solo con versi messi nero su bianco, ma
anche sul palcoscenico come performer. Sabato 28 sarà invece la
volta di Lorena Carboni, poetessa che unisce l'essere cagliaritana e
milanese. Autrice di “Vivaio” (editrice AM&D), una raccolta di versi che prende
spunto dal poemetto “Libellule” di Amelia Rosselli, affiderà i suoi versi alla
voce dell'attrice Simonetta Soro. Domenica 29 spazio infine a due
poeti del nord Sardegna: il sassarese Antonio Fiori, che per i tipi di
LietoColle ha pubblicato quest'anno la plaquette “Trattare la resa”, e il
gallurese Franco Fresi, autore che ha sviluppato la sua produzione sul
doppio binario del sardo e dell'italiano.
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Approfondimenti
Degni di nota due momenti di approfondimento critico. Sabato 28 (ore 18),
lo studioso Daniele Maria Pegorari presenta il suo ultimo lavoro “Storia
militante della poesia italiana 1948-2008”, edito da Moretti & Vitali:
sessant'anni di poesia italiana seguendo un itinerario insolito e originale che
parte dal sud, dalle fertili università di Bari, Taranto, Foggia, fucina di
talenti in campo poetico e letterario.
Esperta di letterature scandinave, l'indomani (domenica 29, sempre alle 18)
Daniela Marcheschi presenta invece il suo testo “Alloro di Svezia”. La
docente e critica letteraria commenta con uno sguardo “spregiudicato” le
motivazioni dei nostri Premi Nobel per la Letteratura, e chiarisce le ragioni
critiche determinanti per la vittoria di Carducci, Deledda, Pirandello,
Quasimodo, Montale e Fo.