Il 12 Novembre, a Orgosolo, si è tenuto il Convegno su “L’Università del Nuorese: ruolo, risorse, prospettive” , promosso dall’Amministrazione comunale in collaborazione con l’A.S.U.S.C.- L’associazione, dopo un’attenta analisi e riflessione sugli interventi dei relatori presenti e sullo svolgimento del Convegno, soffermatasi su alcuni aspetti ritenuti rilevanti perché il problema “Università nel Nuorese” diventi elemento focale dell’ intera azione politica nel territorio delle zone interne, è pervenuta alle seguenti considerazioni:
- in primo luogo non si può fare a meno di esprimere sul Convegno un giudizio positivo, sia per quanto attiene l’organizzazione curata dal Comune di Orgosolo che per il livello soddisfacente del dibattito, grazie alla partecipazione di insigni relatori;
- inoltre si sottolinea l’attenzione e la disponibilità da parte della Regione Sardegna, espressa dalla partecipazione ai lavori dell’On.Milia, per quanto attiene la realizzazione di un progetto universitario per le zone interne dell’Isola;
- non di meno sono da evidenziare gli apporti scaturiti dai diversi interventi che, pur se dettati da dialettiche diverse, hanno tuttavia dimostrato quanto sia utile mantenere viva l’attenzione sul tema “Università nel Nuorese” .
Tuttavia, ancora una volta, l’assenza della maggior parte dei rappresentanti delle Amministrazioni locali ha significato rinuncia a confrontarsi con relatori il cui spessore culturale e le cui esperienze maturate nell’Università nuorese avrebbero costituito un valido contributo al fine della realizzazione del progetto “Università a Nuoro”.
Dall’ intervento di prof. Sassu, relatore del Convegno di Orgosolo, l’Associazione ha fatto propria la domanda che lo Stesso si è posto :. In effetti, dato lo scarsissimo numero dei rappresentanti dei Comuni presenti al Convegno, la domanda che il professor Sassu ci pone è estremamente calzante e ci porta a chiederci se i Sindaci del territorio della Provincia di Nuoro non abbiano partecipato alla mattina di studio perché non vogliono davvero l’Università, oppure perché non sufficientemente informati sull’argomento o, ancora, perché si sono sentiti messi da parte per quanto attiene la decisione della Provincia di Nuoro di sostituire al Consorzio Universitario una Fondazione di partecipazione.
Qualsiasi sia la ragione che li ha spinti ad agire in questo modo, si deve a priori sottolineare un fatto indiscutibilmente importante: la cultura e l’economia delle nostre zone interne hanno urgente bisogno di una trasformazione radicale, ed in questo senso l’Università diventa elemento che genera fecondità culturale anche attraverso il confronto con altre realtà italiane e straniere ed allo stesso tempo produce, tramite lo studio e la ricerca, competitività e dinamismo nella nostra società, in questo momento difficilmente permeabile.
E’ di questi giorni la notizia di un ventilato ridimensionamento delle risorse destinate all’Università per Nuoro e questo induce l’A.S.U.S.C. a chiedere con fermezza la revisione dell’Accordo di programma del 1992 stipulato tra Ministeri, Regione Sardegna, Università di Cagliari e Sassari, Provincia e Comune di Nuoro, al fine di finanziare con risorse, dovute e certe, l’Università nuorese, da non equiparare alle realtà delle cosiddette “Università diffuse”.
Si ritiene, inoltre, che siano maturi i tempi per il rispetto e l’applicazione di quanto voluto dallo Statuto sardo che, all’Art. 5, prevede una reale autonomia in ambito scolastico e della cultura.
Per ottenere questi risultati è comunque indispensabile che le Istituzioni locali siano fermamente convinte che l’Università delle zone interne è necessaria, ed è altrettanto importante che le stesse Istituzioni del Territorio sollecitino con decisione e costantemente la Regione Sardegna perché consideri l’investimento per l’Università a Nuoro come “spesa infrastrutturale necessaria per elevare il benessere delle zone interne dell’Isola”.