Un impegno e un percorso che deve quotidianamente misurarsi con le scelte conservatrici di poteri consolidati o riverniciati, che non possono e non potranno essere battuti soltanto con azioni giudiziarie per quanto importanti ed efficaci.
Poteri che con l'utilizzo selvaggio delle comunicazioni di massa puntano a stravolgere le coscienze, ad orientare comportamenti, a condizionare scelte culturali e politiche, ad allargare il fossato che separa i cittadini dalla stanza dei bottoni, siano essi delle istituzioni o della regia di uno studio televisivo.
Poteri occulti (mica tanto), poteri che sfuggono ad ogni controllo democratico, che utilizzano con machiavellica intelligenza e cinica determinazione banche, borse e organi di informazione.
Ed è su questo terreno, tra gli altri, che vogliamo misurarci e schierarci e recuperare ritardi di elaborazione e di intervento, perché, per troppo tempo, le forze democratiche e progressiste hanno sottovalutato la forza dirompente (e devastante?) dei potenti mezzi di comunicazione; un terreno su cui si sono dispiegate le incursioni prima e le invasioni poi di grandi forze economiche e finanziarie; un terreno popolato, minato e fortificato da nuovi stregoni e sacerdoti del potere specializzati nel plagio e nel controllo sociale degli indigeni.
Un 'altra Italia vuole invece sostituire i vecchi poteri con una nuova democrazia, fondata sul consenso, sulla partecipazione, sulla trasparenza dei poteri e dei processi decisionali, sulla solidarietà.
Un 'Italia di cittadini consapevoli e artefici della propria storia, che mettano alla porta i rapaci di ieri e gli stregoni di oggi. Noi siamo dentro quest’ Italia, a dare il nostro contributo di idee e proposte sia dalle pagine della rivista che con l'attività dell'Associazione. Siamo dalla parte di tanti giornalisti e operatori dell'informazione che combattono epurazioni e censure, manipolazioni e strumentalizzazioni; dalla parte dell'informazione pulita.
E per fare questo, per affrontare e vincere le tante battaglie quotidiane contro chi vuole stravolgere il presente, mistificare la storia e consolidare un futuro di oppressi e oppressori, sono necessarie forze ben più ampie delle nostre, che concorrano con programmi, mezzi e intelligenze a delineare un futuro di progresso.
È anche per questo che abbiamo avviato una fase nuova nella vita dell'associazione e della rivista, chiedendo a tanti e tante che condividono questo orizzonte politico e culturale di impegnarsi in prima persona dentro l'assocIazione e collaborando alla rivista.'
